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Ornella Vanoni, dalla ricchissima carriera ai problemi economici: la triste confessione della cantante

Nemmeno sessant’anni di carriera con oltre 55 milioni di dischi venduti le sono bastati per raggiungere la sicurezza: l’accaduto a Ornella Vanoni.

Per Ornella Vanoni, ormai vicina ai novant’anni che compirà il 22 settembre, la musica non è finita e anzi è ricca di sorprese. Lo dimostra il docufilm sulla sua vita firmato dalla regista Elisa Fuksas, intitolato “Senza fine“, come una delle canzoni che ha reso celebri in tutto il mondo. Poche voci sono inconfondibili come la sua, in grado di emozionare con le più delicate sfumature.

Il docufilm, già uscito al cinema, racconta una vita ripercorsa poi di nuovo in interviste successive, con ulteriori rivelazioni. E ricordi che riemergono con tutta la loro pregnanza, come il momento in cui il padre afferrò Ornella, ancora bambina, e la mise sul predellino del treno verso Varese, mentre Milano si trovava sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nelle vicissitudini della grande cantante molti si sono riconosciuti, per la passione e la semplicità con cui riesce a parlare di sé.

Ornella Vanoni, una storia oltre la musica: in pochi conoscono questi retroscena

Quel gesto del padre l’ha sia salvata che rovinata, come ha ammesso, perché ha creduto che tutti gli uomini sarebbero stati così, in grado di prendersi cura di lei. Il successo, benché straordinario, con amici Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, ha avuto risvolti amari, come la relazione con Giorgio Strehler. Ornella l’ha conosciuto quando si è iscritta, a 19 anni, alla scuola di recitazione del Piccolo Teatro, diventando presto la sua allieva prediletta.

Il grande regista era sposato, separato ma non c’era la legge sul divorzio. È stato lui a lanciare la ventenne Vanoni come interprete di canzoni sulla mala; lei però non se l’è sentita di seguirlo molto a lungo. Il fatto è che Strehler aveva vizi anche pesanti, come la droga. Voleva tornare con la sua ex giovane amante, sino a telefonarle per chiederle esplicitamente di tornare con lui. Ornella però dovette rispondere che si stava per sposare con Lucio Ardenzi. Soffrirono entrambi tremendamente, ha confessato la cantante, che comunque poi da Ardenzi ha avuto un figlio, Cristiano. Nulla gli ha fatto mancare, tranne la propria presenza costante.

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Paoli e Vanoni insieme a “Che tempo che fa” l’anno scorso – cronacaedossier.it foto Ansa

Entrata nel gruppo di Luchino Visconti, le si apriva una carriera meravigliosa. La sofferenza per amore tormentava però sia lei che Strehler, geloso anche di un semplice flirt, come quello di Ornella con Renato Salvatore, allora famoso per il film “Poveri ma belli“. Chi ritiene che all’interprete di “La musica è finita” e “L’appuntamento” navigasse nell’oro, si sbaglia. La giovane diva era poco prudente. La pagavano meno del dovuto, per le sue tournée, sapendo che lei non controllava e inoltre gestiva il denaro in modo per nulla lungimirante.

Ha perso tutti i soldi: i problemi economici di Ornella

Acquistava una casa e poi, accortasi che nessuno veniva a trovarla, la rivendeva a prezzo stracciato. Affari senza senso, insomma, condotti in solitudine, pagando di tasca propria gli errori causati dall’emotività. Non ha risparmiato e non è vero che dispone di un patrimonio di 118 milioni, com’è stato scritto. Nel docufilm, la diva confessa di aver perso tutto. La sofferenza per amore, d’altra parte, non l’abbandonava. Anche quando era sposata, infatti, era innamorata di Gino Paoli, che pure era sposato. Un cuore spezzato, che non ha trovato serenità. Una diva irrisolta ed enigmatica, a quanto pare ancora costretta a cantare per necessità.

Ha confessato anche di essere stata salvata dagli psicofarmaci e di essere sola da ormai trent’anni. L’ironia la tiene a galla, malgrado tutto. Con serietà, però, sostiene di non voler vivere 107 anni come sua zia, lucida nonostante la distruzione del proprio corpo. A un certo punto, ha affermato coraggiosamente, meglio morire.

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