La guida definitiva per le Partite Iva: puoi dire addio al commercialista, non perdi neanche una scadenza

Le recenti riforme fiscali hanno introdotto significative modifiche alle scadenze delle tasse 2024 per i titolari di partita Iva, rendendo necessaria una revisione dei calendari fiscali preesistenti.

Tra le novità più rilevanti figurano la proroga dei termini per i versamenti e l’introduzione di rateazioni più flessibili, sebbene alcune di queste modiche possano comportare un sovrapporsi di scadenze in autunno.

Di conseguenza, è fondamentale avviare una pianificazione fiscale accurata per evitare problemi di liquidità.

A partire dal 2024, sarà possibile rateizzare il primo acconto Iva in sei rate mensili, con la prima rata pagabile entro il 31 luglio senza interessi o entro il 30 agosto con un interesse dello 0,40%.

Questa opzione è disponibile sia per i contribuenti ordinari che forfettari. Il calendario dettagliato delle scadenze delle rate successive evidenzia un incremento progressivo degli interessi applicati su ciascuna rata.

Il termine per il versamento del secondo acconto Iva rimane fissato al 30 novembre 2024. È importante notare che questo termine precede l’ultima rata del primo acconto prevista per il 16 dicembre, potenzialmente generando un conflitto nelle scadenze.

Tuttavia, l’importo del secondo acconto può essere predeterminato grazie all’adesione al nuovo concordato preventivo biennale.

Scadenze Partite Iva: novità e pianificazione

La presentazione della dichiarazione dei redditi è stata posticipata al 31 ottobre 2024 grazie alla riforma fiscale. Questo nuovo termine si applica a tutte le dichiarazioni (redditi, Irap e Iva) e sarà valido anche negli anni successivi.

È stato chiarito che la presentazione deve avvenire esclusivamente in modalità telematica.

I soggetti ISA possono effettuare i versamenti a saldo dell’imposta dovuta senza maggiorazioni di interessi entro il 31 luglio 2024.

Inoltre, è stato posticipato al 31 ottobre il termine per presentare la domanda di adesione al concordato preventivo biennale (CPB), allineandolo con la nuova data limite per la presentazione del Modello Redditi.

In conclusione, le modifiche apportate dalla riforma fiscale alle scadenze delle tasse rappresentano una sfida ma anche un’opportunità per i titolari di partita Iva.

Una pianificazione fiscale attenta sarà essenziale per navigare efficacemente tra le nuove date limite e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove disposizioni normative.