Aumento gelati Aumento gelati

I gelati diventano un lusso per pochi: i prezzi salgono del 30%, e in queste città costa anche di più

Tra le tradizioni più amate, quella del gelato si trova oggi a fronteggiare un’impennata dei prezzi che non risparmia né le vaschette nei supermercati né i più artigianali coni da passeggio.

L’estate italiana si colora di nuove sfumature, non tutte però altrettanto dolci.

Un fenomeno che, secondo l’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), vede il costo medio del gelato in Italia salire vertiginosamente.

Il panorama che emerge dall’analisi condotta dal Crc dipinge quindi un quadro complesso: da una parte c’è l’amore immutabile degli italiani (e non solo) per il gelato; dall’altra ci sono i crescenti costi che potrebbero influenzare le abitudini di consumo.

In questo contesto dinamico e sfidante, il settore continua ad essere uno degli ambiti chiave dell’economia italiana legata ai prodotti alimentari tradizionali e alla loro capacità di attrarre turisti e appassionati da tutto il mondo.

Aumentano i prezzi dei gelati

Il confronto tra i prezzi attuali e quelli registrati nel 2021 rivela un aumento significativo. Il prezzo medio di una vaschetta di gelato da 1 kg è passato da 4,52 euro a 5,86 euro, segnando un incremento del +29,6% in soli tre anni.

Questa crescita quasi doppia rispetto al tasso di inflazione generale (+15,7%) mette in evidenza come il settore sia stato particolarmente colpito dai rincari.

Gelati lusso
Il gelato è un lusso ormai (CronacaeDossier.it)

La geografia dei prezzi mostra disparità notevoli tra le varie province italiane. Forlì si posiziona al primo posto per il costo più elevato del gelato al chilo (8,28 euro), seguita da città come Firenze e Bolzano.

Al contrario, Cuneo emerge come la provincia dove acquistare una vaschetta risulta essere più conveniente (4,21 euro al chilo), dimostrando quanto la variabilità dei prezzi possa influenzare le abitudini dei consumatori locali.

Dietro questi aumenti vi sono diverse cause. Sebbene gli incrementi delle quotazioni delle materie prime abbiano avuto un loro peso specifico nel determinare l’aumento dei costi a carico dei produttori, è soprattutto la crescente domanda – spinta anche dall’afflusso turistico – a giocare un ruolo chiave nella dinamica dei prezzi. Il presidente del comitato scientifico Crc ha sottolineato come questa tendenza sia destinata a proseguire anche nell’imminente stagione estiva.

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