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Defilippi a sorpresa: «Voglio essere nuovamente interrogato»

Richiesta improvvisa da parte di Gabriele Defilippi, che vuole farsi sentire dal Pm di Ivrea. Forse si avvicina la verità su Gloria Rosboch?

Colpo di scena nel processo a carico di Gabriele Defilippi e Roberto Obert per l’assassinio di Gloria Rosboch.

Il giovane 23enne trasformista, detenuto in carcere dal 18 febbraio scorso insieme alla madre Caterina Abbattista e all’amante e complice Roberto Obert, ha fatto espressa richiesta di tornare di fronte al pm di Ivrea Giuseppe Ferrando.

Si tratterebbe del suo quarto incontro con gli inquirenti impegnati a far luce sul caso della professoressa truffata e ritrovata morta in un pozzo ormai il 19 febbraio scorso.

A differenza delle scorse volte, in questa occasione è stato Defilippi in persona a chiedere di essere interrogato, probabilmente con l’intenzione di chiarire tutti gli ultimi dettagli rimasti ancora senza spiegazione del delitto. Tra essi sicuramente la pianificazione della truffa e successivamente dell’omicidio, l’esatto momento in cui i due complici e amanti decisero di «far sparire Gloria», ex professoressa di Defilippi “colpevole” di volerlo denunciare dopo la truffa dei suoi ultimi risparmi. Oltre a stabilire le responsabilità materiali dei due nell’esecuzione dell’omicidio e il reale coinvolgimento della madre di Gabriele, la cui posizione però sembra al momento diventare meno critica rispetto alle prime ricostruzioni del raggiro e dell’uccisione della Rosboch.

Il legale difensore

Per contro Pierfranco Bertolino, il legale difensore di Gabriele Defilippi, non fornisce spiegazioni sul perché il suo assistito voglia nuovamente farsi sentire dal pm Ferrando. Sicuramente potrebbero esserci ulteriori risvolti nelle prossime ore, o addirittura nuovi nomi coinvolti.

La difesa
Parla il legale difensore (CronacaeDossier.it)

Considerando l’instabile situazione psicologica di Defilippi, oltre alla saluta fisica apparentemente precipitata dopo l’incarcerazione, il 23enne potrebbe addirittura anche chiamare in causa altri possibili complici (reali o meno), soprattutto per quanto riguarda la misteriosa destinazione dei 187 mila euro rubati, apparentemente scomparsi nel nulla.

Nel frattempo, i giudici incaricati del riesame del fascicolo finora accumulato sul caso Rosboch, non si sono ancora pronunciati in merito all’istanza di scarcerazione presentata dai legali difensori di Caterina Abbattista, Matteo Grognardi ed Erica Giardino. A tal proposito, si aspettano anche e soprattutto possibili novità dal prossimo interrogatorio di Defilippi, con la speranza di poter far luce definitivamente su questa macabra vicenda.

Articolo di Gianmarco Soldi

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