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Consumi sempre cocktail e bibite con ghiaccio al bar? Non immagini cosa c’è dentro, gli esperti lanciano l’allarme

Ti piace fare aperitivo d’estate al bar? Se bevi spesso cocktail con ghiaccio devi fare attenzione, c’è un allarme lanciato dagli esperti.

Con l’arrivo dell’estate ci viene voglia di fare aperitivo magari con i nostri amici o con i nostri familiari e magari davanti a un bel tramonto. Ogni cocktail, per essere dissetante contiene del ghiaccio dentro ed è magari accompagnato da qualche stuzzichino. Ovviamente, quando si sorseggia un cocktail rinfrescante o una bibita ghiacciata, raramente si pensa al fatto che ci possano essere pericoli.

Tuttavia, un allarme ricorrente potrebbe mandare di traverso il drink a molti. Uno studio condotto in dieci Länder tedeschi ha rivelato delle perplessità che riguardano proprio il ghiaccio messo all’interno dei cocktail. Andiamo a vedere che cosa è stato scoperto attraverso lo studio e che cosa può comportare per la salute bere dei drink che contengono questo tipo di ghiaccio contaminato.

Esperti lanciano allarme sul ghiaccio dei cocktail: ecco cosa contiene davvero

L’Ufficio federale tedesco per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare (BVL) ha esaminato 244 campioni prelevati da macchine per cubetti di ghiaccio, trovando in 47 di essi una carica batterica superiore al limite di 100 unità formanti colonie per millilitro. Questo valore indica carenze igieniche e può essere associato alla presenza di batteri potenzialmente patogeni.

Tra i batteri trovati, 35 campioni su 287 contenevano germi coliformi. Sebbene il rilevamento dei suddetti nell’acqua potabile non rappresenti un rischio immediato per la popolazione normale, essi possono causare problemi di salute per le persone immunocompromesse. In 22 campioni su 286 sono stati rilevati enterococchi, che possono causare infezioni del tratto urinario, peritonite e, in rari casi, infiammazioni delle valvole cardiache. Inoltre, un campione conteneva Escherichia coli, batterio noto per causare gravi malattie intestinali.

allarme ghiaccio da bar contaminato
Uno studio ha rilevato batteri all’interno delle macchine per il ghiaccio – Cronacaedossier.it

Il Clostridium perfringens è stato trovato in cinque campioni su 245. Secondo l’Ufficio statale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare della Bassa Sassonia (LAVES), questi possono causare crampi addominali e diarrea. Secondo l’ordinanza sull’acqua potabile, tali germi non dovrebbero essere presenti, sottolineando così la gravità della contaminazione rilevata.

Questo allarme non è esclusivo della Germania. Anche in Italia, nel 2019, l’Istituto nazionale per il ghiaccio alimentare (Inga) ne aveva lanciato uno simile, rivelando che un locale pubblico su quattro era a rischio contaminazione del ghiaccio usato per le bevande. Le ragioni erano identiche a quelle tedesche: scarsa igiene, mancanza di sanificazione dei macchinari e manipolazione impropria. Questo problema diventa particolarmente urgente con l’arrivo dell’estate, poiché aumenta il consumo di bevande ghiacciate.

Come prevenire la contaminazione

Per prevenire il rischio di contaminazione, l’Inga aveva ideato un decalogo di regole per fare il ghiaccio in casa senza rischi. Ecco quali sono:

  • Pulire regolarmente il freezer e le vaschette per il ghiaccio per evitare accumuli di batteri.
  • Conservare il ghiaccio a temperature adeguate e non lasciarlo per troppo tempo nel freezer.
  • Manipolare i cubetti con mani pulite e utensili igienizzati per evitare la contaminazione.
  • Per garantire la massima sicurezza, tanto a casa quanto nei locali, è bene affidarsi ad aziende certificate che producono ghiaccio alimentare confezionato.
  • Acquistare ghiaccio confezionato è la strada giusta per tutelare la salute del consumatore e mantenere il mercato sicuro.
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