Arriva una novità importante per chi soffre di pressione alta in Italia. Il Governo ha introdotto un bonus mensile destinato a coloro che sono affetti da ipertensione arteriosa, una condizione che colpisce milioni di italiani.
Questa misura prevede l’accredito immediato del bonus e, dopo tre anni, la sua conversione in pensione.
L’ipertensione arteriosa è un problema diffuso che interessa circa il 30% della popolazione italiana, con una prevalenza maggiore nelle donne durante il periodo della menopausa e negli uomini a partire dai 30 anni.
Nonostante l’ipertensione arteriosa non sia classificata come patologia di per sé, se trascurata può favorire lo sviluppo di gravi malattie cardiovascolari, tra cui l’ictus cerebrale.
La diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire danni seri alla salute. Le cause dell’ipertensione possono essere molteplici, sia fisiche che psichiche, ed è cruciale rivolgersi a uno specialista per un’anamnesi accurata e la prescrizione degli esami necessari.
Il ruolo dello Stato nel sostegno agli ipertesi
Lo Stato riconosce l’importanza del supporto alle persone affette da ipertensione arteriosa grave attraverso il riconoscimento dell’invalidità civile e l’erogazione di un bonus mensile variabile in base alla gravità della condizione.
Questo aiuto finanziario mira a compensare le difficoltà incontrate nella vita quotidiana e lavorativa a causa dei sintomi dell’ipertensione. Inoltre viene garantito il diritto all’assegno ordinario d’invalidità nel caso in cui l’inabilità lavorativa causata dall’ipertensione raggiunga o superi il terzo.
L’ipertensione può colpire chiunque ma ci sono categorie di persone più esposte al rischio: individui con familiarità per questa condizione, anziani, persone in sovrappeso o diabetiche, fumatori e consumatori abituali di alcool, individui sedentari o sotto stress costante.
I sintomi dell’ipertensione includono mal di testa frequente, vertigini, acufeni (fischi nell’orecchio), visione offuscata ed epistassi (sanguinamento nasale).
Una delle caratteristiche più innovative di questa misura è la conversione automatica del bonus mensile in pensione dopo tre anni dall’inizio del suo accredito. Questo passaggio rappresenta un ulteriore strumento di tutela sociale nei confronti delle persone affette da ipertensione arteriosa grave o cronica che hanno difficoltà nel mantenere un impiego regolare a causa dei loro sintomi.
