Talco fa male Talco fa male

Il talco è cancerogeno: arriva l’allarme dei medici dell’OMS, non usatelo più

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) di Lione, parte integrante dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha recentemente aggiornato la sua posizione sul talco, elevandone il livello di allerta da “possibile cancerogeno” a “probabile cancerogeno” per l’uomo.

Questa decisione è stata presa in seguito alla revisione dei dati disponibili, che hanno mostrato una correlazione tra l’uso del talco e un aumento dell’incidenza del cancro, soprattutto nelle ovaie.

La nuova classificazione si basa su una serie di studi condotti sia sugli esseri umani che sugli animali da laboratorio, oltre a prove meccanicistiche solide ottenute dalle cellule primarie umane.

In attesa della pubblicazione della nuova monografia prevista nel 2025 – nella quale verranno trattati dettagliatamente tanto il talco quanto l’acrilonitrile – resta chiaro che ulteriore ricerca è necessaria per comprendere pienamente le implicazioni sanitarie legate all’utilizzo del talco.

Nel frattempo, seguendo il principio precauzionale suggerito dagli esperti e dall’Iarc stessa, ridurre o eliminare dove possibile l’esposizione al minerale sembra essere il consiglio più prudente.

Mentre si attendono ulteriori studi e conferme scientifiche sui rischi associati all’utilizzo del talco non contenente amianto nella vita quotidiana e industriale, è importante rimanere informati sui possibili rischi legati ai prodotti utilizzati quotidianamente e considerare alternative più sicure quando possibile.

Il talco è cancerogeno?

Nonostante i risultati preoccupanti emersi dalla rivalutazione dell’Iarc, gli esperti invitano alla cautela nell’interpretare questi dati. Alejandro Pérez Fidalgo, medico assistente presso il reparto di oncologia dell’ospedale clinico di Valencia e ricercatore presso l’Istituto di ricerca biomedica Incliva, sottolinea che non tutti coloro che sono stati esposti al talco svilupperanno necessariamente il cancro.

Il rischio dipende da molti fattori come la dose di esposizione e la durata del contatto con il minerale. Inoltre, alcuni limiti degli studi citati dall’Iarc includono la difficoltà nel replicare negli esseri umani le condizioni sperimentali applicate agli animali da laboratorio.

Talco fa male?
Il talco è cancerogeno? (CronacaeDossier.it)

Andrew Watterson, ricercatore in salute pubblica presso la Facoltà di scienze della salute dell’Università di Stirling in Scozia, evidenzia invece l’importanza di adottare politiche preventive efficaci per ridurre l’esposizione al talco.

Secondo Watterson, eliminare completamente tale esposizione potrebbe rivelarsi più complesso rispetto ad altri materiali ma rimane un obiettivo fondamentale per proteggere la salute pubblica.

La decisione dell’Iarc ha importanti implicazioni sia per i consumatori che per i produttori dei numerosissimi prodotti contenenti talco. Da un lato c’è una crescente necessità per le aziende di valutare alternative più sicure al talco nei loro prodotti; dall’altro i consumatori sono sempre più chiamati a fare scelte informate riguardanti gli articoli che utilizzano quotidianamente.

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