Le Inchieste

Continui risvegli notturni: il motivo non è (semplicemente) l’insonnia, ecco perché dovresti preoccuparti

Il sonno è una componente fondamentale della nostra salute e benessere, ma molte persone sperimentano risvegli notturni che interrompono il loro riposo. Esploriamo le cause principali di questo fenomeno e come affrontarlo.

Una delle cause più comuni dei risvegli notturni è lo stress. Nella frenesia della vita quotidiana, le preoccupazioni e le tensioni possono accumularsi, attivando il sistema nervoso simpatico.

Questa attivazione può portare a un risveglio improvviso nel cuore della notte, lasciandoci a fissare il soffitto nella speranza di riaddormentarci. Gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento o consulenza può aiutare a migliorare la qualità del sonno.

Con l’avanzare dell’età, i cicli del sonno subiscono naturalmente delle modifiche. Gli anziani trascorrono meno tempo nel sonno profondo e sono quindi più suscettibili ai disturbi causati da fattori esterni come rumori o luci improvvise.

Anche alcuni farmaci prescritti per altre condizioni possono influenzare negativamente i pattern di sonno, contribuendo ulteriormente ai risvegli notturni.

Perché ci si sveglia sempre di notte?

Un altro fattore chiave che può disturbare il nostro riposo è una cattiva igiene del sonno. Abitudini serali come l’esposizione alla luce blu degli schermi digitali, il consumo di alcolici o caffeina prima di coricarsi, mangiare cibi pesanti o piccanti la sera possono interferire con la nostra capacità di addormentarci e rimanere addormentati.

Anche dormire in un ambiente non ottimale per il riposo può avere un impatto negativo sul nostro ciclo del sonno.

Perché ci si sveglia sempre di notte? (CronacaeDossier.it)

Riconoscere le abitudini nocive per il nostro riposo è il primo passo verso un miglioramento significativo della qualità del sonno.

Modifiche allo stile di vita come limitare l’esposizione alla luce blu prima di andare a letto, evitare stimolanti nelle ore serali, mantenere una routine regolare per andare a dormire e assicurarsi che l’ambiente sia favorevole al riposto (silenzioso, buio e fresco) possono fare una grande differenza.

Inoltre, pratiche quali esercizio fisico regolare – ma non troppo vicino all’ora di andare a letto – possono promuovere un sonno più profondo e ininterrotto.

Se nonostante questi cambiamenti i problemi persistono, potrebbe essere utile consultarsi con un medico per escludere eventuali condizioni mediche sottostanti che potrebbero influenzare negativamente il ciclo del sonno.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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