Pensioni pessime notizie Pensioni pessime notizie

Pensioni brutte notizie, arrivano i tagli: “Loro i più colpiti”

Nei primi sei mesi dell’anno, l’Inps ha registrato un significativo calo delle pensioni anticipate, con 99.707 casi rispetto alle 116.143 del primo semestre del 2023, segnando una diminuzione del 14,15%.

Questo dato emerge chiaramente dal monitoraggio sui flussi di pensionamento effettuato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che ha analizzato le nuove pensioni liquidate nel periodo in questione.

Nel complesso, il monitoraggio ha rivelato che nel periodo considerato sono state liquidate 376.919 nuove pensioni (tra vecchiaia, anticipate, invalidità e superstiti), con un importo medio di 1.197 euro.

Gli importi variano notevolmente a seconda della tipologia di pensione: si va dagli 820 euro medi al mese per le invalidità ai 892 euro medi per la vecchiaia e fino a ben 2.054 euro per le anticipate.

Pensioni anticipate: i primi effetti della stretta della legge di Bilancio

Un aspetto particolarmente preoccupante emerso dal monitoraggio riguarda la disparità tra uomini e donne nelle pensioni liquidate nel primo semestre del 2024.

Le donne hanno ricevuto in media solo 992 euro al mese, il che rappresenta una differenza inferiore del 30,58% rispetto all’importo medio liquidato agli uomini (1.429 euro). Questa discrepanza è attribuibile al fatto che le donne rappresentano meno di un terzo delle totalità delle pensioni anticipate liquidate nel periodo e ricevono in gran parte quelle ai superstitivi con importi mediamente più bassi.

Pensione effetti
I primi effetti delle pensioni (CronacaeDossier.it)

Anche quando si parla specificamente di pensione anticipata, le donne tendono ad avere importi più bassi rispetto agli uomini (1.816 euro contro i 2.157 medi degli uomini), spesso a causa delle qualifiche lavorative inferiori e dei salari più bassi.

La circolare n°78 dell’Inps datata il 3 luglio fornisce istruzioni dettagliate sull’applicazione dei commis da 157 a 163 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2024 riguardanti aliquote di rendimento favorevoli e la disciplina delle decorrenze per la pensione anticipata e quella dei lavoratori precoci.

L’articolo 1 commis 157 e 159 della legge prevede l’applicazione d’aliquota specifiche per il calcolo delle quote di pensione a favore degli iscritti alle diverse casse menzionate precedentemente (CPDEL,CPS,CPI,eCPUG), liquidate dal 1° gennaio 2024 secondo il sistema retributivo per anzianità inferiori a 15 anni al 31 dicembre 1995. Questa misura mira a garantire un trattamento equo e sostenibile per gli iscritti alle diverse categorie professionali e contribuisce alla sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale italiano nel lungo termine.

Impostazioni privacy