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Disoccupati e invalidi: arrivano le due vie per andare in pensione a prescindere dall’età

Finalmente arrivano due misure che ti consentono di andare prima in pensione se sei disoccupato oppure invalido.

Agevolazioni per chi è affetto da invalidità e per chi è rimasto senza lavoro: due nuove misure permettono di accedere alla pensione senza limiti di età. Vediamo tutto nei dettagli.

Al momento – essendo ancora in vigore la legge Fornero – per andare in pensione è necessario avere almeno 67 anni oltreché almeno 20 anni di contributi. Un’età pensionabile decisamente avanzata soprattutto per chi non gode di una buona salute. Se lavorare fino a 67 anni, infatti, può essere pesante per tutti, per chi è affetto da invalidità può diventare praticamente impossibile di fatto.

Per costoro è stata studiata una misura che consente di andare in pensione anche con largo anticipo. Stesso discorso per chi è rimasto senza un lavoro. Perdere il lavoro è sempre una tragedia ma, tuttavia, a 30 anni è più facile rimettersi in gioco che a 60. Anche per chi è disoccupato, pertanto, nasce una misura di prepensionamento apposita.

Invalidi e disoccupati: con questa misura si va in pensione subito

Se sei affetto da disabilità o se sei rimasto senza lavoro, non dovrai attendere di avere 67 anni per accedere alla pensione: potrai andarci molto prima grazie a misure che non richiedono una soglia minima anagrafica. Vediamo tutto nei dettagli.

Chi è affetto da invalidità può avere serie difficoltà a riuscire a lavorare fino a 67 anni. Fortunatamente, grazie a Quota 41, potrà andare in pensione molto prima: anche a 59 anni in alcuni casi. Quota 41, infatti, non presenta alcun requisito anagrafico: puoi andare in pensione a qualunque età se hai almeno 41 anni di contributi di cui almeno 1 versato prima di aver compiuto 19 anni.

misure di prepensionamento per disoccupati e per disabili
Se sei disabile almeno al 74% o disoccupato puoi sfruttare due misure/Cronacaedossier.it

Questo significa che, se una persona ha iniziato a versare i contributi a 18 anni, a 59 potrebbe già andare in pensione. Questa misura si rivolge sia alle persone invalide che ai disoccupati. Nel caso degli invalidi è necessario che l’invalidità sia pari o superiore al 74%; nel caso dei disoccupati è, invece, necessario che non ricevano più la Naspi.

Che fare se, però, non si raggiungono i 41 anni di contribuzione? Si può optare per Ape sociale, la seconda misura che si rivolge tanto agli invalidi quanto ai disoccupati. Anche in questo caso l’invalidità deve essere pari almeno al 74% e i disoccupati non devono più fruire della Naspi.

Con Ape sociale sono sufficienti 30 anni di contributi ma bisogna avere almeno 63 anni e 5 mesi di età. Inoltre, a differenza di Quota 41, Ape sociale presenta della penalizzazioni. In primo luogo l’assegno previdenziale non può superare i 1500 euro al mese; in secondo luogo Ape sociale non prevede la tredicesima né la quattordicesima.

Ape sociale non è soggetta alla rivalutazione annua delle pensioni e non è reversibile. Tutte queste limitazioni, però, verranno meno quando il soggetto compirà 67 anni.

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