Bonus Mamma da 250 euro, che succede nel 2025? Meglio prepararsi

Emerge il “Bonus Mamme 2025”, una misura pensata per sostenere le lavoratrici madri che si trovano in difficoltà.

Con l’avvicinarsi dell’autunno, l’attenzione si concentra sulla prossima Manovra finanziaria e sulle misure economiche che essa porterà.

Questo bonus, già in vigore e previsto per essere confermato nel prossimo anno, mira a offrire un aiuto concreto alle donne che bilanciano la carriera professionale con la maternità.

Il “Bonus Mamme” si configura come un incentivo diretto alle lavoratrici madri, calibrato in base al numero di figli.

Per le madri lavoratrici con almeno due figli, di cui uno minore di 10 anni, il bonus sarà disponibile fino al 31 dicembre 2024. Invece, per quelle con tre o più figli minori di dieci anni, il sostegno economico è garantito fino al termine del 2026.

Questo bonus consiste in un esonero contributivo del 100% sulla quota dei contributi previdenziali dovuti per invalidità, vecchiaia e superstiti fino a un massimo di 3.000 euro annui.

Tradotto in termini pratici significa uno stipendio maggiorato di circa 250 euro mensili.

Mentre si attendono ulteriori dettagli sulla Manovra finanziaria autunnale e sul futuro del Bonus Mamme dopo il 2026, resta chiaro l’intento della misura: fornire un sostegno tangibile alle lavoratrici madri nel difficile compito di conciliare impegni professionali e familiari.

La speranza è che con adeguati aggiustamenti questa opportunità possa essere sfruttata da un numero maggiore di donne italiane nei prossimi anni.

Bonus Mamma: Una Nuova Opportunità per le Lavoratrici Madri

Nonostante i benefici tangibili offerti dal bonus mamme, la sua accoglienza tra le potenziali beneficiarie non è stata entusiasta come previsto.

Nei primi sei mesi dalla sua introduzione poco più della metà delle lavoratrici madri aventi diritto ha effettivamente presentato domanda per ottenere l’esonero contributivo.

Una delle ragioni principali identificate riguarda la non cumulabilità del bonus mamme con altri vantaggi fiscali o contributivi come il taglio del cuneo fiscale.

Questa limitazione potrebbe aver scoraggiato molte lavoratrici dal richiedere il beneficio.

Nonostante gli ostacoli incontrati nella fase iniziale di implementazione del programma, sembra che ci sia una volontà politica di confermare e forse rafforzare questa misura nella Manovra finanziaria per il prossimo anno.

Le decisione definitive saranno prese nelle prossime settimane ma le indicazioni attuali suggeriscono che il governo intende mantenere vivo questo strumento a supporto delle famiglie italiane.