Dossier e Società

Bonus fino a 10.000 euro per chi rinuncia ai prodotti usa e getta, guida pratica

C’è un bonus di ben 10.000 euro per chi rinuncia alla plastica e ai prodotti usa e getta: un nuovo aiuto green che incoraggia la sostenibilità.

In questo periodo storico non si va altro che parlare di sostenibilità, di riciclo delle risorse, ridurre l’inquinamento atmosferico: il mondo occidentale è alla spasmodica ricerca di soluzioni sempre più green per il pianeta e adesso sta per arrivare una nuova misura a livello nazionale che servirà proprio ad incentivare gli italiani al risparmio e al non inquinamento. Poco tempo fa, per l’esattezza il 13 aprile 2024, è stato pubblicato un nuovo decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

Questo, pensato dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), promette l’accesso ad un credito d’imposta fino a 10.000 euro se si abbandona l’utilizzo della plastica monouso in cambio di soluzioni più sostenibili per l’ambiente. Il credito d’imposta viene applicato per il 20% delle spese totali sostenute tra il 2022 e il 2024.

Bonus sostenibilità: arriva la misura che ti premia se rinunci ai prodotti usa e getta

Come funziona nello specifico il bonus? Il credito d’imposta viene applicato sulle spese sostenute dalle sole aziende, per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali riutilizzabili/riciclabili, biodegradabili o compostabili. I prodotti idonei all’accesso al bonus sono stati elencati per intero nell’allegato al Decreto Legislativo n.196 del 2021, nato anche dalle direttive dell’Unione Europea sulla riduzione della plastica nei Paesi membri. Possono accede al bonus le imprese che sono regolarmente iscritte al Registro delle imprese, alla gestione separata o all’assicurazione generale obbligatoria.

Il bonus sostenibilità è un aiuto per incentivare le imprese al green – Cronacaedossier.it

Fare richiesta per il bonus sostenibilità è molto semplice: il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sta mettendo a disposizione una piattaforma online direttamente sul sito istituzionale, dal quale sarà possibile inviare le domande per via telematica. Le richieste possono essere inviate solo dalle aziende che rispettano i requisiti e che produrranno un’apposita attestazione che accerti le spese effettuate. L’attestazione potrà essere scritta dai professionisti del settore come:

  • dal presidente del collegio sindacale;
  • da un revisore legale;
  • da un commercialista;
  • da un perito commerciale;
  • da un consulente del lavoro;
  • dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

A breve il Ministero pubblicherà sul sito tutti i chiarimenti e i dettagli sui termini per l’invio delle richieste da parte delle aziende.

Federica Pollara

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