Il bonus assunzioni è un’opportunità unica per i giovani italiani con meno di 35 anni che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Ecco come funziona.
Il bonus giovani è un nuovo aiuto introdotto di recente dal Governo Meloni che interessa esclusivamente i ragazzi italiani con meno di 35 anni che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. È stato pensato per favorire l’occupazione stabile su tutto il territorio, infatti non si tratta di un bonus monetario per i giovani lavoratori, bensì di uno sconto fiscale che può essere richiesto dai datori di lavoro. Questi possono ottenere un consistente sgravio fiscale se assumono a tempo indeterminato un nuovo impiegato con meno di 35 anni.
Lo sconto sui contributi è notevole: si parla di massimo 500 euro al mese per un periodo di 24 mesi consecutivi; si può arrivare anche a 650 euro di sconto mensile sulle tasse, ma soltanto nelle regioni del sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). Il bonus è regolato dall’articolo 22 del Decreto Legge 07-05-2024 n.60, chiamato Decreto Coesione 2024 che lo scorso 2 luglio è stato convertito in legge, dovrebbe essere accessibile già dalla fine del 2024 e per l’anno corrente sono stati stanziati ben 34,4 milioni di euro.
Il bonus rimarrà attivo anche nei prossimi anni, probabilmente fino al 2027, dato che è finanziato proprio dai fondi del Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027. Possono richiederlo tutti i datori di lavoro privati che decidono di assumere a tempo indeterminato un nuovo impiegato che abbia meno di 35 anni.
L’età anagrafica dell’interessato non è l’unico requisito richiesto: è necessario che il giovane non sia mai stato impiegato dallo stesso o altri datori di lavoro con un contratto a tempo indeterminato. L’iniziativa è valida soltanto per i datori di lavoro privati e per i loro giovani impiegati, non sono inseriti nella misura gli impiegati della pubblica amministrazione. Il bonus assunzioni, inoltre, non è cumulabile con altri tipi di esoneri o riduzioni delle aliquote e non possono essere cumulati anche i contributi per le prestazioni pensionistiche.
Infine il datore di lavoro può richiedere il bonus solo se non ha proceduto nei 6 mesi precedenti all’assunzione ad un licenziamento individuale o collettivo. L’aiuto dovrebbe essere operativo a partire dall’1 settembre 2024 e rimarrà valido fino al 31 dicembre 2025.
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