Tribunale e caso Tony Drago Tribunale e caso Tony Drago

Tony Drago, la madre: «Nelle istituzioni non ho piena fiducia»

La madre di Tony Drago interviene a La Storia Oscura dopo il lungo silenzio: «Ora serve la verità in modo che anche l’Esercito possa uscirne a testa alta».

Il caso della morte di Tony Drago, militare di 25 anni morto il 6 luglio 2014, in questi giorni ha ritrovato nuova linfa dopo l’archiviazione respinta dal gip Angela Gerardi.

Il corpo del ragazzo venne rinvenuto alle ore 6:20 circa sul piazzale antistante la palazzina alloggi, dall’ufficiale di Picchetto presso la Caserma Sabatini di Roma. Si era parlato inizialmente di suicidio, ma l’ipotesi non ha retto al punto che il Gip ha rifiutato la tesi suicidiaria portata avanti dalla Procura. Dunque nuove indagini. E per la prima volta dopo un lungo silenzio Rosaria Intranuovo, madre di Tony Drago, torna a parlare della triste vicenda e ha scelto di farlo oggi ai microfoni de La Storia Oscura, su Radio Cusano, intervistata dal conduttore Fabio Camillacci.

«Io mi sono ritrovata in un’aula di tribunale per la prima volta nella mia vita ed è stato un momento difficilissimo». Sono state queste le prime parole di Rosaria Intranuovo. «All’uscita del tribunale, ho trovato tutti gli amici di Tony che sono arrivati dalla Sicilia, da Perugia e anche dall’estero per essere vicini alla nostra famiglia. Io sono molto positiva, perché in quell’aula ho visto il gip, la Dott.ssa Angela Gerardi che è una persona molto attenta e capace. I nostri tre avvocati sono stati di una competenza straordinaria».

Tuttavia, nonostante quanto decretato dal Gip, il percorso per giungere alla verità sulla morte di Tony Drago sembra tutt’altro che a portata di mano. Su un possibile esito positivo delle nuove indagini Rosaria Intranuovo ha le idee chiare: «Noi tutti vogliamo credere nella giustizia, perché stiamo combattendo questa battaglia per la verità per Tony. Vogliamo la verità vera, non quella che conviene a noi. Io fin da quel 6 luglio 2014 non ho mai creduto che mio figlio si sia suicidato. In questa battaglia la persona che mi è stata sempre vicina è stata la meravigliosa fidanzata di mio figlio, che con la sua famiglia è rimasta vicina alla nostra».

Un momento difficile

Il momento difficile vissuto dalla famiglia di Tony Drago non ha scalfito l’unione che li legava anche prima della tragedia. In particolare, spiega la signora Intranuovo, «tutti pensavano che la morte di mio figlio avesse disgregato la nostra amicizia, ma invece siamo più uniti di prima in questa battaglia».

Grandi difficoltà
Tribunale e difficoltà (CronacaeDossier.it)

Un caso complicato quello di Tony Drago e che Cronaca&Dossier ha seguito con particolare interesse per la cautela che impone, in particolare su quelle che saranno le prossime mosse. «Nelle istituzioni non ho fiducia al cento per cento ‒ ha detto senza mezzi termini Rosaria Intranuovo ‒, ma in questo percorso che abbiamo intrapreso insieme con la Procura spero che si arrivi alla verità per capire davvero quello che è successo alla caserma Sabatini. Mi chiedo quasi ogni giorno se tornando indietro permetterei a mio figlio di fare il militare. Ma non voglio dare una risposta perché ci sono tanti ragazzi che credo nell’Italia e nelle istituzioni e desidero che possano fare le loro scelte con la massima libertà. Voglio la verità in modo che anche l’Esercito possa uscirne a testa alta».

Impostazioni privacy