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Simonetta Ferrero, scena di un crimine irrisolto

Pochi indizi e indagini finite nel nulla: dopo 45 anni il caso di Simonetta Ferrero è ancora un quadro indecifrabile

È un sabato d’estate il 24 luglio 1971, quando in uno dei tanti bagni dell’imponente plesso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano giace il cadavere di Simonetta Ferrero. A farle tristemente compagnia solo lo scroscio di un rubinetto d’acqua aperto per due interminabili giorni. Ogni angolo della stanza, parete, sanitario è intriso di sangue, l’immagine della ragazza distesa sul pavimento straziata sarà insostenibile per il ragazzo che casualmente compirà la scoperta. Prontamente si reca sul posto la Squadra mobile di Milano all’epoca diretta dal dott. Enzo Caracciolo.

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Ancora irrisolto l’omicidio di Simonetta Ferrero – Cronacaedossier

Gli occhi piombano sulla mostruosità di uno scenario irreale ma sin da subito si capisce quanto sarà difficile indirizzare le indagini correttamente perché purtroppo gli elementi a disposizione sono davvero pochi. L’autopsia condotta dai professori Giuseppe Basile e Guglielmo Falzi stabilisce che Simonetta è stata aggredita e uccisa con 33 colpi d’arma da taglio (di cui 7 mortali) inferti al collo, al torace e all’addome. Vi sono anche alcune ferite da difesa, riscontrate sulle braccia e alle mani, come se la povera ragazza, per cercare di sottrarsi alla furia dei colpi che la investiva, avesse tentato di ripararsi con le braccia e poi di afferrare il coltello, bloccando la lama con le mani.

L’arma viene identificata come un tipico comune coltello, dalla lama lunga non meno di 15 centimetri e larga 2 cm. L’esame tossicologico dà esito negativo ma sotto le unghie ci sono piccoli frammenti di pelle, forse dell’assassino: il seminarista che ha trovato il corpo non ha però segni di graffi. Non può essere lui. L’esame autoptico stabilisce che, approssimativamente, Simonetta è stata uccisa fra le 35 e le 40 ore prima del ritrovamento del suo corpo e comunque non più tardi delle ore 11:30-12:00 di sabato 24 luglio. Le indagini riescono solo a ricostruire le ultime ore di vita della giovane donna ma niente di più.

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