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Stretta sul metano dell’UE: si temono rincari sulle bollette, tutelare il clima ci costa caro

L’Unione Europea ha recentemente adottato una serie di misure stringenti per regolamentare l’utilizzo del metano, con l’obiettivo di promuovere un maggiore uso dei cosiddetti gas verdi tra i paesi membri.

Questa iniziativa, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio 2024, mira a incrementare la trasparenza riguardo alla qualità e ai costi di gestione del gas.

Inoltre, si prefigge di promuovere un approccio più armonizzato tra le autorità di regolazione e rafforzare il coordinamento transfrontaliero. La decisione dell’UE rappresenta un importante passo avanti verso la decarbonizzazione e l’economia circolare, ponendo le basi per una significativa riduzione delle emissioni nocive nell’aria, nell’acqua e nei terreni.

All’interno del nuovo pacchetto normativo dell’UE sul gas naturale e sull’idrogeno emerge un particolare interesse verso l’idrogeno come fonte energetica potenzialmente controversa nella transizione energetica. L’Unione europea ha riconosciuto l’importanza di lasciare agli Stati membri la libertà di decidere sulla miscelazione dell’idrogeno nei loro sistemi nazionali del gas naturale.

Questa scelta è motivata dalla necessità di ridurre la dipendenza dal gas naturale russo, soprattutto alla luce della crisi geopolitica scaturita dalla guerra in Ucraina. Tuttavia, è stato chiarito che tale miscelazione dovrebbe essere considerata solo come una soluzione temporanea fino al 31 dicembre 2029, data entro la quale sarà necessaria una valutazione delle prestazioni effettuate.

La stretta Ue sul Metano

Per quanto riguarda specificamente l’Italia, il nuovo regolamento sui gas verdi porterà a cambiamenti significativi nel panorama energetico nazionale.

Le regioni carbonifere e quelle ad alta intensità carbonica saranno particolarmente interessate da queste nuove politiche che mirano a incentivare la decarbonizzazione attraverso un aumento dell’utilizzo di idrogeno e biometano nei processi industriali attualmente dipendenti dai combustibili fossili.

Metano cosa arriva?
Metano, arriva la stretta (CronacaeDossier.it)

In aggiunta a ciò, si assisterà a una maggiore trasparenza sulla qualità dei gas utilizzati nonché sui relativi costi e modalità di gestione.

Ciò comporterà uno sviluppo più armonizzato dei ruoli delle autorità di regolazione e dei gestori dei sistemi energetici italiani con conseguente miglioramento del coordinamento transfrontaliero.

Questo articolo ha esplorato le principali caratteristiche della nuova normativa UE sul metano e sull’idrogeno evidenziando gli impatti previsti per l’Italia in termini ambientali ed economici.

La direzione intrapresa dall’Unione Europea segna un punto cruciale nella transizione verso fonti energetiche più pulite ed efficienti che avranno ripercussioni significative non solo per gli Stati membri ma anche per il contesto globale della politica ambientale.

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