Gloria Rosboch, prime indiscrezioni sui risultati dell’autopsia
Lunedì verranno pubblicati i risultati dell’autopsia effettuati sul cadavere di Gloria Rosboch, a tre mesi di distanza dall’omicidio
Si prospettano giorni difficili per Gabriele Defilippi e Roberto Obert, i due indagati per l’omicidio di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte trovata cadavere lo scorso 13 gennaio. Sono tre mesi, più o meno dal giorno dell’omicidio, che i due si accusano a vicenda di essere i materiali assassini e l’analisi medico legale, che verrà depositata lunedì, potrebbe inguaiare entrambi.
Secondo le prime indiscrezioni i risultati dell’analisi del medico legale Roberto Testi parlano di un coinvolgimento attivo di entrambi gli accusati nell’omicidio. I segni sul collo, una lesione che va dal basso verso l’alto, suggerirebbero che lo strangolamento sia avvenuto da dietro con un cordino per stendere: Gloria era seduta sul sedile del passeggero della Twingo di Obert quando uno dei due carnefici, seduto dietro, avrebbe agito. La professoressa tuttavia non si sarebbe arresa e avrebbe lottato con tutte le forze in corpo: la ferita al ginocchio, avvenuta prima della morte, risulterebbe compatibile con la spaccatura sul parabrezza della Twingo rinvenuta dai tecnici del RIS di Parma. È tuttavia bene sottolineare come la “compatibilità”, in medicina legale, sia un’arma a doppio taglio e affinché l’accusa risulti schiacciante serviranno ulteriori elementi.
Ad aggravare la posizione del complice seduto al posto di guida ci sono poi i vari segni sulle braccia e sulle spalle di Gloria Rosboch. Anche quei graffi, secondo le analisi, sarebbero stati inflitti prima della morte, probabilmente dal complice che stava tenendo ferma la vittima mentre l’assassino la strangolava da dietro. Altre ferite post mortem sono invece risultate compatibili con il trascinamento del cadavere avvenuto nei pressi della discarica di Rivara, dove poi è stato ritrovato il corpo.
Il compito del procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando sarà ora quello di stabilire il luogo del decesso, se nei pressi della discarica o tempo prima, vicino alla casa di Gloria, e soprattutto chi ha stretto il cordino al collo della professoressa. Dettagli importanti che tuttavia, se i risultati dell’autopsia verranno confermati, non assolvono il complice: il coinvolgimento attivo di entrambi gli imputati smentisce sia Defilippi sia Obert, e se uno dei due è l’assassino materiale l’altro non solo non avrebbe fatto nulla per impedirlo, ma lo avrebbe addirittura aiutato tenendo ferma la vittima.
articolo di Nicola Guarneri
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