Bologna e i delitti del Dams: mostro o non mostro?
Puntata speciale a Diritto di Cronaca sui delitti irrisolti di Bologna: alla trasmissione di Giovanni Lucifora c’era anche Cronaca&Dossier
Lo scorso 22 gennaio su TeleRoma Uno durante la trasmissione Diritto di Cronaca è andata in onda una puntata sui delitti irrisolti di Bologna e il cosiddetto Mostro del Dams. Alla trasmissione del giornalista Giovanni Lucifora hanno partecipato il direttore responsabile di Cronaca&Dossier, giornalista e criminologo, Pasquale Ragone, il criminologo Gianfranco Marullo e la psicologa forense Francesca De Rinaldis. Ciò che è successo a Bologna negli anni ’80 è ancora avvolto del mistero: tre controverse morti quelle di Francesca Alinovi, Angelo Fabbri e Leonarda Polvani, avvenute tra il 1982 e il 1983. Le tre vittime hanno qualcosa in comune: il Dams, il corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, uno dei più rinomati d’Italia.
Francesca, 37 anni, è un’insegnante ed è considerata un astro nascente della critica artistica del nostro paese; Angelo, 26 anni, è un ricercatore ed è uno dei migliori allievi di Umberto Eco; Leonarda, 28 anni, ha affiancato al suo lavoro di designer in un laboratorio di gioielli la ripresa degli studi. Tre morti collegate da quello che sembra essere un corso maledetto, ma che i vari interventi durante la puntata mostrano essere tre singoli casi di omicidio, effettuati da mani diverse. Nonostante la puntata si concentri soprattutto sulla morte di Francesca Alinovi, emergono chiaramente le motivazioni che spingono a credere che non sia esistito un Mostro del Dams.
Innanzitutto gli esperti sottolineano la diversità del modus operandi: Francesca è stata uccisa da 47 coltellate inferte da una sola mano, Angelo invece viene ucciso da 12 coltellate inferte da mani diverse (considerando lo studio sulla profondità delle ferite), Leonarda infine viene colpita da un colpo di pistola calibro 6.75 direttamente al cuore. Le tre vittime inoltre non hanno nessun legame, se non quello del Dams, come altri migliaia di giovani bolognesi e non. La “creazione” dell’idea di un mostro, in periodo in cui nella vicina Firenze c’era ben più da preoccuparsi, pare si sia creata anche in seguito alle insistenza di una stampa sempre meno precisa e sempre più scandalistica. Per un approfondimento completo sull’argomento, consigliamo la visione della puntata proprio qui sotto.
Redazione di Cronaca&Dossier
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